zoomviewDinanzi a me non fuor cose create se non etterne, e io etterno duro. Lasciate ogne speranza, voi ch’intrateINFERNO
zoomviewBen m’accorsi ch’elli era da ciel messo […] Ahi quanto mi parea pien di disdegno! […] e non fé motto a noiINFERNO
zoomviewL’un lito e l’altro vidi infin la Spagna, fin nel Morrocco, e l’isola de’ Sardi, e l’altre che quel mare intorno bagnaINFERNO
zoomviewOnde convenne legge per fren porre; convenne rege aver che discernesse de la vera cittade almen la torrePURGATORIO
zoomviewE’n la sua volontade è nostra pace: ell’è quel mare al qual tutto si move ciò ch’ella crïa o che natura facePARADISO
zoomviewLuce intellettual, piena d’amore; amor di vero ben, pien di letizia; letizia che trascende ogne dolzore.PARADISO
zoomviewporsi ver’ lui le guance lagrimose; ivi mi fece tutto discoverto quel color che l’inferno mi nascosePURGATORIO
zoomviewch’è più corto spazio a l’etterno, ch’un muover di ciglia al cerchio che più tardi in cielo è tortoPURGATORIO
zoomviewché dove l’argomento de la mente s’aggiugne al mal volere e a la possa, nessun riparo vi può far la gente.INFERNO
zoomviewApri li occhi e riguarda qual son io; tu hai vedute cose, che possente se’ fatto a sostener lo riso mioPARADISO
zoomviewAmor, ch’al cor gentil ratto s’apprende, prese costui de la bella persona che mi fu tolta; e ‘l modo ancor m’offende.INFERNO
zoomviewOrribil furon li peccati miei; ma la bontà infinita ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei.PURGATORIO
zoomviewE come quei che con lena affannata, uscito fuor del pelago a la riva, si volge a l’acqua perigliosa e guataINFERNO
zoomviewPer correr miglior acque alza le vele omai la navicella del mio ingegno, che lascia dietro a sé mar sì crudelePURGATORIO
zoomviewe canterò di quel secondo regno dove l’umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degnoPURGATORIO
zoomviewIo non so ben ridir com’i’ v’intrai, tant’era pien di sonno a quel punto che la verace via abbandonai.INFERNO
zoomviewLeva la testa e fa che t’assicuri: che ciò che vien qua sù del mortal mondo, convien ch’ai nostri raggi si maturiPARADISO
zoomviewPercoteansi ’ncontro; e poscia pur lì si rivolgea ciascun, voltando a retro, gridando: «Perché tieni?» e «Perché burli?INFERNO